Solitudine e isolamento: un paradosso moderno.
La Presidente del CNOP Maria Antonietta Gulino, intervistata dal giornale La Stampa, ha sottolineato che "la solitudine è in forte aumento e l'isolamento va di pari passo". Dal mio punto di vista un paradosso!
Viviamo in un'epoca iperconnessa, ma mai come oggi ci sentiamo soli. La solitudine non è solo l'assenza di compagnia, ma una disconnessione emotiva che può colpire anche coloro che sono circondati da tante persone.
Spesso la causa dell'isolamento dipende dai ritmi frenetici e frammentati della vita, dalla digitalizzazione della comunicazione, a cui consegue una fragilità relazionale e sociale.
La psicologia e i percorsi di crescita personale e consapevolezza possono fare tanto per comprendere e arginare questa problema: non parlo di soluzioni magiche, ma di strumenti per ascoltare se stessi e rivedere la realtà circostante in modi differenti.
Se la realtà, la cultura e le politiche sono (per ora) quello che sono, bisogna assumersi personalmente la responsabilità (e la consapevolezza) che siamo noi a dover curare il nostro giardino interiore e sociale.
La psicologia aiuta a riconoscere e comprendere le radici della propria solitudine, aiuta a migliorare le abilità relazionali ( migliora la comunicazione, favorisce legami più autentici, a gestire i conflitti in modo costruttivo), aiuta a rivedere e ristrutturare pensieri disfunzionali che alimentano il senso di esclusione.
Inoltre attraverso percorsi di crescita personale si migliora l'autostima, che porta a vedere l'altro e le relazioni sociali come un arricchimento personale e, al tempo stesso, si scopre quella sana forma di autonomia e saper essere, per cui l'altro non è un bisogno o una dipendenza.
Siamo esseri umani nati autonomi e autosufficienti e possiamo costruire relazioni sane e stimolanti proprio in virtù di questa natura libera e autosufficiente: a volte si chiudono le porte agli altri per difesa, per protezione.
Anche la Mindfulness può essere di grande supporto: riducendo l'ansia e la ruminazione, possiamo osservare l'altro con un occhio più sereno e privo di giudizio; aumentando la connessione con se stessi, si percepisce un senso di completezza interiore per cui l'altro smette di essere una minaccia; agevola le esperienze sociali perchè migliora l'empatia e l'ascolto dell'altro.
Se senti che la solitudine sta influenzando il tuo benessere, valuta la possibilità di iniziare un percorso di benessere psicologico e crescita personale o di integrare la Mindfulness nella tua routine quotidiana: la consapevolezza è il primo passo verso una vita più equilibrata, autentica e amicale.
E se conosci una persona a te cara, che si sente solo o sola e non sa cosa fare, puoi girarle questo post: sarà un piccolo gesto che farà capire che gli sei vicino (o vicina).
A presto!
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