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Approfondimento sul tema l’estate non è per tutti una gioia

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Nel post precedente ho descritto come l’estate non sia per tutti una fonte di gioia: figli a casa mentre i genitori sono a lavoro, routine che si interrompono, caldo eccessivo, carenza di opportunità di svago, ferie brevi sono i principali fattori di stress durante i mesi estivi.  A questo si aggiunge l’ansia di vivere (o non poter vivere) la vacanza perfetta, che si accompagna al timore di rientrare a lavoro più stanchi e stressati di prima.  In più le ricerche dimostrano che il confronto verso il basso non consola: paragonarsi a coloro che hanno meno di produce gioia e non consola a lungo termine (ma solo il tanto che rifletti sui disastri altrui).  Non lasciare che questi pensieri compromettano il tuo riposo e le tue meritate ferie e, soprattutto, non lasciare che l’estate ti scivoli via dalle mani!  Sai che puoi creare e goderti il tuo relax sia che parti in vacanza sia che resti in città?  Puoi ridurre lo stress sia prima delle ferie che al rientro, mi...

L'estate non è per tutti una gioia.

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Secondo le ultime indagini di mercato (Ipsos) per gli italiani l'estate è un periodo ambivalente, con aspetti di benessere e malessere, che variano significativamente a seconda della fascia demografica.  L'estate porta benessere quando le vacanze sono percepite come un momento per il relax e per staccare dalla routine lavorativa, a volte pianificate con largo anticipo sia in termini di organizzazione che di budget, le ferie  sono vissute con desiderio di fare esperienze positive e godersi il tempo libero. Tuttavia, per altri, specialmente i genitori, l'estate può portare malessere, aumento di stress, ansia e fatica psico-fisica: le lunghe vacanze scolastiche possono creare stress per i genitori che, lavorando, faticano a conciliare la cura dei figli con gli impegni professionali.  E anche i giovani possono sentire maggior stress e disturbi dell'umore generati dalla perdita della routine scolastica e dalla pressione sociale che propone stili di vita e di vacanza spesso e...

Psicologia Ambientale e Mindfulness: ci insegnano che ...

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La Psicologia Ambientale e la Mindfulness ti insegnano l'importanza  di vivere in ambienti silenziosi e naturali almeno per 20 minuti al giorno. Può essere un luogo naturale all'aperto come un giardino pubblico, un parco, una spiaggia o campagna;  anche uno spazio artificiale, come una stanza della tua casa organizzata ad hoc, può svolgere la stessa funzione. Questi ambienti facilitano la regolazione respiratoria, i livelli di ormoni e sostanze chimiche dell'organismo coinvolte nei principali processi vitali. Da tempo insegno come creare e vivere questi spazi, come iniziare e proseguire la pratica nel medio e lungo periodo per migliorare la qualità della tua vita.     I dati scientifici lo dimostrano e io  riscontro questi benefici sia nella pratica personale sia nei miei pazienti. Se vuoi maggiori info, contattami. 

Elaborazione Lutto: Tecniche utili e all'avanguardia.

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Mindfulness e Psicologia Ambientale possono essere strumenti utili per elaborare e integrare il tuo lutto nella storia della tua vita. La Mindfulness può essere uno strumento potente in quanto ci aiuta a riconoscere e accogliere le forti emozioni senza giudizio e senza esserne sopraffatti. Ci aiuta a connetterci col nostro corpo e a divenire consapevoli quando il dolore si manifesta a livello fisico. La psicologia ambientale ci ricollega ai cicli naturali della vita: questo può offrire una prospettiva più ampia sul lutto, offrendo possibilità di accettazione e di nuove opportunità nella vita.   La natura ha un ritmo intrinseco e può aiutare a ritrovare il tuo. Mindfulness e psicologia ambientale sottolineano come spazi tranquilli e silenziosi ti aiutano a fermarti, riflettere, ricordare e andare avanti.  Ogni stato d'animo trova accoglimento e la resilienza può essere riscoperta con delicatezza e autenticità.    

Realizzare un sogno: puoi sempre farlo!

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  Quanti sogni hai nel cassetto? E da quanto tempo? Oggi ti scrivo per ricordarti che i tuoi sogni sono lì pronti per essere realizzati e ti sprono a rispolverarli condividendo l’esperienza che presto vivrò: la mia partecipazione al Salone del libro di Torino 2025. Ero solo un’adolescente quando venni a sapere che a Torino si organizza l’evento editoriale più importante d’Italia e io, appassionata di scrittura fin da bambina, iniziai a sognare di partecipare con un libro tutto mio!  Lo ammetto, con gli anni e un impegno dopo l’altro, questo sogno è rimasto lì in attesa, tanto che neanche ci pensavo più!   Poi è arrivata l'occasione,  che, non solo ha acceso la mia creatività, ma è andata a rispolverare quell’antico desiderio: la mia partecipazione al Salone del libro non è un caso e non è fortuna; è il risultato di lavoro, passione e consapevolezza!  Sarò al Salone del libro di Torino dal 15 al 19 maggio 2025 insieme alla coautrice Virginie Simonet col nostro li...

La vita ha una direzione precisa: tu la segui?

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  Forse non lo sai, la vita segue una direzione ben precisa a prescindere da quali siano i tuoi desideri, obiettivi o esigenze. La direzione che la vita segue è questa:  essere - fare - avere.  Sai cosa vuol dire?  Vuol dire che la bussola che ti guida nelle tue giornate (e quindi nella vita) è il tuo modo di essere, il modo in cui scegli di osservare il mondo e il contesto che ti circonda, la modalità con la quale scegli di relazionarti con te stesso e con gli altri, i tuoi valori e le tue priorità. Tutto questo guiderà le tue azioni e, quindi, il tuo fare: le scelte, i programmi, i progetti, le persone e i luoghi che scegli di frequentare o evitare sono il risultato del tuo essere (quando ne sei consapevole, ovviamente). Infine, ciò che ottieni dalle tue azioni è l’avere.  Quante volte sei rimasto fermo dicendoti che: “non posso fare, perchè non ho e, quindi, non posso essere”?  In questo caso hai permesso al mondo esterno di condizionare il tuo modo di e...

7Aprile Giornata della Salute

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 O ggi 7 Aprile si celebra la Giornata Mondiale della Salute e del Benessere. Come ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute e il benessere non sono la semplice assenza di malattia, ma uno stato consapevole di benessere psicofisico e sociale stabile e costante.  Negli ultimi anni la società ha normalizzato abitudini e comportamenti che sono ben lontani dal benessere: overthinking, multitasking, ritmi frenetici, perfezionismo, modelli sociali troppo alti sono solo alcuni esempi di schemi comportamentali che non sono salutari.  Sentirsi sfiniti, sopraffatti, vulnerabili e stanchi (fisicamente e mentalmente) sono i risultati a cui portano queste abitudini. Ti riconosci in alcune di queste? Il mio lavoro mi porta quotidianamente a studiate e approfondire tecniche e strumenti utili a migliorare la qualità della vita quotidiana, perchè è proprio dalle abitudini quotidiane che è bene ripartire per alzare i livelli di salute e benessere. A volte basta modificare q...