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"Perchè pensiamo al Natale già a Ottobre?" Sveliamo i segreti della mente.

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Siamo ancora a Ottobre, vestiti con t-shirt e giubbini leggeri, eppure già pensiamo al Natale  con i suoi addobbi, le sue luci e tutta l'atmosfera festosa:  Per quale motivo sacrifichiamo la magia dell'autunno preferendo quella natalizia? La tendenza ad anticipare il Natale è influenzata da diversi bias cognitivi, ovvero schemi di pensiero che alterano la percezione della realtà.  Uno tra tutti è il bias di "disponibilità": appena i primi simboli natalizi compaiono su media e social, la memoria ne viene invasa, rendendo l'idea del Natale più accessibile e frequente.  Il secondo bias coinvolto è quello dell'"ancoraggio": dopo che il primo stimolo natalizio ha fatto la sua comparsa nella mente, la tua attenzione si ancora su questo elemento, ignorando gli avvenimenti stagionali dell'autunno.   La forte pressione sociale e culturale (oltre al marketing) rafforza il bisogno di appartenenza e di condivisione, rendendo il Natale un punto di riferimento...

Come spegnere il monologo interiore.

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Il monologo interiore è quella voce che, incessantemente, commenta, giudica, anticipa, e rielabora ogni esperienza. A volte può essere utile, ma il più delle volte diventa fonte di stress, ansia e auto-svalutazione.  Spegnere il monologo interiore è difficile, in quanto una volta che inizia non si ferma e provare a zittirlo vorrebbe dire entrare in conflitto con esso: un conflitto aspro, destinato a bruciare molte energie con scarse probabilità di successo.  Il metodo più efficace non porta a zittire il monologo interiore, ma a  trasformarlo   attraverso la consapevolezza: imparando a osservare i pensieri che formano questo monologo, impari a prenderne le distanze, a non identificarti con essi e, soprattutto, capisci che i pensieri non sono la realtà, ma prodotti della mente, che possono essere cambiati e, quindi, trasformati.  Il risultato  è che impari a ridurre il loro potere e la loro frequenza. Ora è probabile che tu ti stia chiedendo come fare? L...

15 Ottobre Giornata Internazionale Lutto Perinatale.

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C'è un dolore che spesso resta invisibile: è il lutto perinatale. Il 15 Ottobre, nella Giornata Internazionale sul Babyloss, ci fermiamo per riconoscere questo spazio e questo tempo di assenza e di amore, per dare voce e accogliere con presenza autentica a chi ha perso un figlio ancora prima di poterlo abbracciare.  Da anni accompagno genitori in questo percorso, perchè so quanto sia difficoltosa la strada della ripresa.  Spesso la scarsa conoscenza sull'argomento porta le persone (professionisti sanitare, amici e parenti) a "consolare" i genitori in lutto con frasi che fanno più male che bene. Dire che "succede", "fatevi forza e andate avanti", "rassegnati e accettalo, sono passati 6 mesi", sono frasi che accentuano il dolore, non aiutano, al contrario aumentano la tristezza, il senso di impotenza e vulnerabilità.  Sono dell'idea che questa giornata non è per i genitori in lutto, loro non hanno bisogno di una ricorrenza per ricordare...

10Ottobre Giornata Mondiale del Benessere Psicologico.

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Il 10 Ottobre ricorre la Giornata Mondiale del benessere Psicologico. In un mondo che corre e che cambia rapidamente, il benessere psicologico non è un lusso: è una necessità. Eppure, troppo spesso si relega agli angoli dell'agenda, come se prendersi cura di sè fosse un atto secondario.  Questa giornata è stata istituita per ricordarci che il benessere emotivo è la base di ogni relazione, decisione e gesto quotidiano.  Ma cosa significa davvero "stare bene dentro di sè"? L'Organizzazione Mondiale della sanità sottolinea che il benessere non è la semplice assenza di malessere o problemi. E' molto di più.  Significa riconoscere le proprie forze, le proprie risorse, sentire le proprie emozioni e accettarle senza giudizio.  Significa creare spazi sia fisici che mentali, dove per semplicemente stare, riflettere, rigenerarsi, senza dare o darsi giustificazioni. Significa saper dire di "no" quando serve, senza provare sensi di colpa. Significa dire di "sì...

E' l'imperfezione che ci rende umani, non la perfezione.

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Questo post si presenta da solo, perchè già il titolo è inequivocabile. Eppure mi rendo conto che c'è tanto bisogno di parlare di questo argomento, soprattutto in questi ultimi tempi, dove la perfezione e il perfezionismo dilagano come se fossero la norma e gli ambiti coinvolti sono praticamente tutti: dalla vita privata a quella pubblica e lavorativa non c'è scampo ...forse! Ci dicono che bisogna mostrarsi al meglio, dall'abbigliamento alla postura, dall'alimentazione alla cura del corpo, dai corsi professionali ai luoghi che si frequentano, tutto deve essere perfetto, perchè (dicono) questo porta benessere a 360 gradi.  Nulla di più falso! Non parlo della sana cura di sè, parlo del suo eccesso, della sua esasperazione. Tutti gli ambiti della vita si possono trasformare in gabbie (e sovrastrutture inutili), che comprimono, stritolano,  soffocano l'unicità di ciascuno di noi.  L'imperfezione fa parte della natura umana, anzi, fa proprio parte della vita: se fai ...

Non sei "troppo". Sei esattamente quanto serve.

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 Quante volte ti sei sentito dire "sei troppo..." e quante volte te lo sei detto da solo? Quando pensi di essere "troppo" - troppo sensibili, troppo intensi, troppo silenziosi o troppo rumorosi- in realtà è la mente che confronta e misura, allontanandoti da chi sei davvero.  La Mindfulness ci invita a osservarci senza giudizio, a riconoscere ciò che siamo nel momento presente: portando l'attenzione al respiro e alle sensazioni del corpo, puoi accorgerti che non c'è nulla da correggere. Ogni tua qualità è parte di un equilibrio più grande. La frase "Non sei troppo, sei esattamente quanto serve" significa abbracciare con consapevolezza ogni aspetto di te, accogliendo la tua presenza come completa e sufficiente così com'è.  Prova a ripetere nelle tua mente, con occhi chiusi, la frase "non sono troppo, sono esattamente quanto serve" e osserva cosa accade. Se emergono pensieri di dubbi o di giudizio, osservali con distanza, senza esserne c...

Eclissi di Luna: una danza tra Luce e Ombra che ci risuona dentro.

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Ieri, 7 Settembre, ho assistito all'eclissi totale di Luna, un fenomeno tanto bello quanto affascinante.  In letteratura si possono trovare diverse interpretazioni simboliche e psicologiche associate all'eclissi di luna e il loro significato varia in base alle culture e tradizioni, ma tutte concordano nell'attribuirle un'aura più intima e profonda, legata al mondo interiore, alla dimensione emotiva e al lato femminile presente in ogni essere umano.   L'eclissi è spesso vista come un momento potente per la trasformazione e il rilascio, un'occasione per lasciar andare vecchie abitudini, schemi di pensiero o relazioni che non ci servono più.  L'oscuramento della Luna può simboleggiare la fine di un ciclo emotivo o di una fase della nostra vita, mentre al ritorno della luce della Luna alla fine dell'eclissi è attribuito il simbolo di rinascita e un nuovo inizio.  In particolare all'eclissi di ieri, si è attribuito un forte potere di rilascio karmico: pot...